Se il tuo cane ha 5 pulci tu ne hai 95 in casa!

Se il tuo cane ha 5 pulci tu ne hai 95 in casa!

Autore: Dr. Gonzaga

Pulci del cane, piccole ma portatrici di grandi guai


Con l’arrivo del caldo e dell’umido ahimè aumentano anche i consueti problemi dei parassiti cutanei in particolare modo delle pulci del cane.

Probabilmente vi starete chiedendo perché condurre un’azione mirata e attenta nei confronti di questi artopodi e la risposta risiede nelle innumerevoli patologie da esse trasmesse ai nostri animali quali verminosi intestinali, malattie del sangue e non per ultimo le tremende allergie a cui vanno incontro a seguito di ripetute esposizioni alla saliva della pulce stessa ma anche meningiti e paralisi neurologiche.

Le pulci sono dei piccoli parassiti lunghi pochi millimetri i quali si nutrono di sangue. La saliva rilasciata al momento del morso è un forte anestetico locale (oltre che severo allergene per i nostri amici) pertanto quando il cane avverte il prurito è ahimè troppo tardi perché la pulce si è allontanata.

Questo piccolo parassita infatti, non predilige la vita diretta sull’ospite bensì lo sfrutta principalmente per il pasto, mentre la parte dedicata alla vita quotidiana la svolge nell’ambiente che lo circonda in particolare modo tra le maglie dei tappeti, delle coperte, i commendi delle mattonelle e via dicendo, tanto da poter affermare che:

Se 5 pulci sono sull’ospite, 95 sono libere in casa!

Vediamo quindi come è possibile che i nostri amici, per quanto tempo possano passare in aree pulite delle mura domestiche, magari anche a piani alti di palazzi, riescano ugualmente a trasformarsi in “piccoli sacchi di pulci”.

  • L’ambiente esterno è il principale responsabile soprattutto le piccole aree verdi sparse nella città, come pure tutti i cespugli o campi poco curati lungo le strade di campagna, cataste di legna , raccolte di piante e non per ultimi animali poco seguiti.
  • Come se non bastasse, molte trasmissioni le provochiamo noi involontariamente con le suole delle scarpe dopo aver passeggiato su superfici contaminate. Pulirsi sullo zerbino prima di entrare , non ha effetti producenti.
  • L’ambiente confortevole di casa provvederà a chiudere il ciclo di sviluppo della pulce stessa, in quanto, sia d’inverno che d’estate la temperatura rimane costante intorno ai 18/20° favorendo la replicazione e la diffusione.

Outlet vestiti per cani Nino & LulùCome bisogna comportarci quando il nostro amico è in preda al prurito e la casa potenzialmente infestata?

Non allarmatevi, niente di più semplice, si sfrutta proprio il nostro fido per “ripulire” ciò che direttamente o indirettamente ha provocato; vediamo come.

  • Sappiamo che le pulci non gradiscono eccessivamente il nostro “sangue” e in caso di presenza di un animale rivolgono sempre e costantemente a lui le loro “attenzioni”; sono infatti rari i casi di infestione di persone.
  • Verificare dove il prurito è più intenso, sapendo che la base della coda , le orecchie, il collo, il piatto delle cosce e infine le cavità ascellari sono le più colpite.
  • In queste aree generalmente è facile ritrovare piccoli conglomerati di puntini neri liberi sulla cute e non adesi al pelo. Questi non rappresentano uova di pulci , bensì escreta!
  • Raccoglierne una piccola quantità ed appoggiarle su un tovagliolo di carta bianco, inumidito d’acqua rappresenta la prova dimostrativa. Osserverete che nell’arco di attimi vireranno il colore verso tonalità che passano dal giallo fino ad arrivare all’arancio e/o rosso (il colore dell’emoglobina precedentemente ingerita e digerita).
    Come dire: non solo sfruttano il nostro amico per il pasto ma anche lo scambiano per una toilette.
  • Se il colore non vira vuol dir che è terra ed il problema del prurito, potenzialmente va cercato altrove.
  • Un bagno a questo punto con prodotti specifici rappresenta una ottima idea sapendo che in questo modo riuscireste a lenire il prurito che affligge il piccolo ma non a risolvere il problema.
  • Non impiegate assolutamente farmaci quali cortisone o affini, potrebbero risultar nocivi.
  • A questo punto utilizzate prodotti antiparassitari in maniera regolare e cadenzata nel tempo perché le somministrazioni “all’occorrenza” non fanno altro che aumentare la resistenza dei parassiti verso le specifiche molecole del farmaco.

Ricordatevi che il ciclo vitale della pulce dura circa 120 gg e che la deposizione delle uova come pure la schiusa e la diffusione evolve in forma esponenziale. Interruzioni di trattamenti o trattamenti non efficaci, non fanno altro che rallentare drasticamente la pulizia di casa e prolungare la sofferenza del nostro piccolo.

Dr Edoardo Gonzaga
Medico Veterinario
Spec. Piccoli Animali , Omotssicologia, Menbro RCVS Londra
Consulente Tecnico del tribunale di Livorno, Patentino Formatori Veterinari
www.veterinariogonzaga.it